La quarta edi
zione di “Dieci, Cento, Mille rapaci sul tuo orizzonte – La Magia dello Stretto di Messina”, si svolgerà sabato 23, dalle ore 9, sui colli San Rizzo, in collaborazione con il Ramarro Sicilia, GAA4 composto da Cea onlus, FareVerde, Ambiente e/è Vita e Marevivo, tutte di Messina, e Slow Food Valdemone. L’evento, patrocinato dal Comune, prevede lo stazionamento nel Piazzale del Santuario di Dinnammare, dalle 10 alle 11.30, per l’osservazione del transito dei Rapaci lungo le rotte di migrazione e sarà presente il presidente della associazione Ornitologica Messinese, Arnaldo Aldo Oliva. Prima della partenza sarà commemorata la Strage di Capaci, l’attentato del 23 maggio 1992, in cui persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. La ricchezza dell’avifauna italiana è ampiamente sottostimata dalla maggioranza dei birdwatchers europei che tendono a ricordare del nostro Paese solo gli aspetti negativi legati all’intenso bracconaggio, alle distruzioni e agli abusi ambientali, ignorando l’ampia possibilità di aree naturali degne di essere visitate, come lo Stretto di Messina: luogo che non teme confronti con altri ben più noti hotspots, anche se rimane misconosciuto ai più, compresi gli appassionati italiani, mentre le migrazioni dei rapaci sul Bosforo, sullo Stretto di Gibilterra, Falsterbo, ed Eilat sono meta ogni anno di un vero e proprio pellegrinaggio di appassionati birdwatchers. Lo Stretto di Messina, facilmente raggiungibile e famoso per la migrazione dei rapaci e delle cicogne, offre in realtà la possibilità di osservare decine e decine di specie, dai passeriformi agli uccelli marini, dai limicoli ai laridi e altro ancora. La check-list dell’area conta un totale di più di 260 specie. Il periodo migliore per fare osservazioni sullo Stretto è da inizio aprile sino a fine maggio, quando può capitare di assistere a giorni assolutamente entusiasmanti con un passaggio di 1.000-5.000 rapaci.
