Almeno otto persone, tra le quali sei agenti di polizia, sono rimaste ferite nell’esplosione di un’autobomba davanti alla sede della Sicurezza Nazionale al Cairo, nel distretto settentrionale di Shubra El-Kheima. L’esplosione – ha riferito il sito del quotidiano Al-Ahram – è stata molto potente.
Secondo le prime ricostruzioni diffuse dal ministero dell’Interno egiziano su Facebook, un uomo ha parcheggiato l’autobomba davanti all’edificio per poi fuggire su una moto. L’auto è stata fatta esplodere con un telecomando a distanza. Le forze di sicurezza hanno lanciato un’operazione per catturare i responsabili. Secondo Al-Ahram, nessuna organizzazione ha per il momento rivendicato l’attentato.
Sui social media, tuttavia, è apparsa nelle ultime ore una rivendicazione da parte dei Black Bloc. Secondo l’Huffington Post, si tratta di un gruppo di ultras che ha partecipato alle proteste di massa contro il governo che nel 2013 hanno portato alla destituzione dell’allora presidente islamico Mohammed Morsi.
“Dichiariamo piena e completa responsabilità per le esplosioni che si sono verificate circa un’ora fa”, hanno riferito presunti militanti del gruppo Black Bloc su Facebook, aggiungendo che si tratta di una risposta alla detenzione di un gran numero di persone che non sono ancora state accusate di un reato o che sono in carcere per reati “non penali”. Se la rivendicazione fosse confermata, sarebbe la prima volta che un gruppo apparentemente anti-islamista attacca un istituto dello Stato egiziano.
L’attentato contro la sede della Sicurezza Nazionale arriva a pochi giorni dalla ratifica da parte del presidente Abdel Fattah al-Sisi della nuova legge antiterrorismo. Il provvedimento prevede l’istituzione di tribunali speciali per far fronte alla serie di attentati che continua a scuotere il Paese. La legge inasprisce le pene per reati legati al terrorismo.(www.adnkronos.it)