Biancuzzo: “Onorato e fiero di essere figlio di contadini”


MESSINA – In merito alle infelici esternazioni della Preside del Liceo Seguenza, Prof.ssa Lidia Leonardi, riceviamo e pubblichiamo, la lettera scritta da un’uomo che non ha mai avuto remore a declinare le sue origini, stiamo parlando del Consigliere della VI Circoscrizione, Mario Biancuzzo, che indirizza la sua missiva al Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, a Sua Eccellenza Arcivescovo di Messina Mons. Giovanni Accolla e al Sindaco di Messina Cateno De Luca.
Questo il contenuto integrale della lettera: “Alla Signora Dirigente Scolastico, come figlio orgoglioso di contadini onesti e perbene, vorrei ricordarLe, con molta umiltà, sotto voce ma con sdegno che le sue incresciose e discriminanti affermazioni inerenti la classe sociale e l’appartenenza al mondo contadino oggi stridono con la realtà di ideali e valori che lei dovrebbe rappresentare come esempio e guida educativa di una comunità scolastica. E’ assurdo nel mondo civile post bellico, dover ascoltare a nome e per bocca di un “Educatore” certe dissertazioni di distinguo e spregio tra chi nasce nelle campagne, (come il sottoscritto vivo miracolato dalla Madonna)e le pseudo evolute città… ammantate da perbenismo che come sepolcri imbiancati pontificano tra chi frequenta un liceo piuttosto che un istituto professionale, come se il talento e l’aspirazione a fare altri studi contenesse a priori di suo un gradino sociale di merito e demerito.
I contadini hanno avuto ed hanno valori, costumi e tradizioni su cui l’Italia si è costruita ……… la cultura contadina, cultura di popoli e di uomini forti, coraggiosi, infaticabili, ricca di valori fondamentali, alienati, in nome di questa pseudo civiltà progressista laica e forse un po’ vuota di contenuti e di principi, saldata sulla forma qualunquistica sulla leggerezza di giudizi camuffati.
Avere abbandonato la “Terra” ha sconvolto il clima e pone dubbi sul futuro del pianeta e la sopravvivenza dell’umanità. Insomma il mondo civile che invoca e predica l’inclusione a partire dalla scuola ha un problema serio se u funzionario crede e insegna che essere contadini è un modo di essere inferiori, se crede che uno studio diverso sminuisca il valore di un giovane volenteroso segnandone il destino. Occorre comprendere Signora Dirigente Scolastica che l’offesa gratuita al modo di origine contadina indigna chi suo malgrado si riconosce in quelle umili quanto onorevoli origini e sicuramente le scuse non servono a non valgono a eliminare offese ai Contadini che hanno costruito l’Italia. Chiedo, con umiltà che la Signora dirigente abbia modo di rileggere la storia a ritroso cercando quanti uomini seppur contadini sono stati gratificati, uomini illustri in ogni campo del sapere, padri e madri di uomini onesti che si sono affermati nella società civile, aggiungendo la loro conoscenza profonda della terra alla voglia di riscatto sociale per contribuire a un progresso pieno.
Orgoglioso di essere contadino al servizio nel mio ruolo di uomo figlio di contadini Operosi e Onesti“.