Biancuzzo: VOGLIAMO CONSEGNATA LA POSTA. GRAZIE!
MESSINA – Ormai il disservizio è cronico; a chiedere urgenti provvedimenti sulla mancata consegna della corrispondenza in alcune zone di Messina ed in particolar modo nella zona Nord, è il Consigliere Maro Biancuzzo che fa pervenire agli organi di stampa e a chi di competenza la seguente lettera:
“Comunico agli Organi in indirizzo il malcontento che regna nei cittadini residenti sulla estrema riviera nord del Comune di Messina. Mi riferisco ai cittadini residenti nei villaggi rivieraschi di Acqualdrone, Spartà, Piano Torre, Calamona, San Saba, Rodia, Marmora, Tarantonio, Orto Liuzzo, non viene consegnata la posta. Ripeto non viene consegnata la posta. Non vengono consegnati i bollettini pagamento TARI spediti dal Comune di Messina, non vengono consegnate le fatture della TIM. Alla titolare del Tabacchino di San Saba è stata staccata la linea telefonica, causa mancato pagamento della fattura. Poste Italiane non ha provveduto a consegnare la fattura regolarmente spedita, poste italiane non consegna a domicilio la posta. Molta corrispondenza viene recapitata con ritardo provocando notevoli disagi agli utenti che si vedono recapitare le bollette di utenze domestiche già scadute sono costretti a pagare la sanzione di morosità e si ritrovano con il servizio sospeso.
A un cittadino residente a Tarantonio sulla strada statale 113/dir Comune di Messina non è stata recapitata una raccomandata. La situazione che si è determinata è grave inoltre oltre ai disagi c’è da registrare un paradosso: nella posta quella che viene recapitata agli utenti manca l’apposito timbro che dovrebbe contenere la data di effettiva consegna della corrispondenza. Così gli utenti, senza il riferimento della data, non possono contestare le fatture scadute o il pagamento delle contravvenzioni, diventando morosi “d’ufficio”. Ma non solo in tutto il territorio della estrema riviera nord sono stati chiusi tutti gli uffici postali, Orto Liuzzo, Rodia e San Saba creando disagi ai residenti ed ai numerosissimi turisti. Privandoli di un servizio indispensabile per un vivere civile e dignitoso, infatti non possono espletare operazioni di prelievo, pagamenti, versamenti. Chiedo al Signor Sindaco di Messina di indire un tavolo tecnico da tenersi presso Palazzo Zanca, alla presenza del sottoscritto, i responsabili di Poste Italiane e di S. E. Signor Prefetto per normalizzare un servizio ormai che fa acqua da tutte le parti.”