Cronaca

Cardiochirurgia Pediatrica Ospedale S. Vincenzo – 10 lavoratori attendono di sapere la loro sorte

TAORMINA(ME) – I lavoratori della Coopservice – in servizio al reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina – lottano per il mantenimento del posto di lavoro dopo che il paventato trasferimento del reparto a Palermo(poi  annullato), ha prodotto come risultato la loro sospensione dal servizio e dalla retribuzione; a seguire la vicenda da molto vicino c’è Mariano Massaro dell’OR.S.A. che in merito all’incontro presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro, ha emesso il seguente comunicato:

La vertenza del Centro Cardiologico del  Mediterraneo Bambino Gesù di Taormina, non è affatto conclusa, dietro la propaganda delle Istituzioni interessate che vantano “l’impresa” di non aver trasferito il centro a Palermo, si cela un taglio di sovvenzioni pubbliche senza precedenti,  da 5 Milioni a 900.000 euro. I livelli di eccellenza resteranno nei ricordi, i primi a pagare le conseguenze dell’ennesima spending review contro il diritto alla salute sono i 10 lavoratori in forza alla cooperativa “Coopservice” che si occupavano di pulizie, sanificazione e servizio di ausiliariato.

Rescisso il contratto con la Coopservice i lavoratori sono stati sospesi dal servizio e dalla retribuzione, attualmente sono sostituiti da operatori in forza all’impresa P.F.E. a cui è stato affidato provvisoriamente il servizio in attesa di nuova gara d’appalto ma nessuno si è ancora accorto che in questa farraginosa operazione è stata violata la clausola sociale che garantisce ai lavoratori sospesi  l’assunzione nella ditta subentrante nell’appalto.

Non è stata sufficiente la forte mobilitazione dei lavoratori per fermare la macchina dell’ingiustizia che li sta privando di un diritto sancito, con una sequela di strumentali richieste di rinvii degli incontri programmati dall’Ispettorato del Lavoro, le parti datoriali interessate provano da giorni a frenare il tentativo di riportare la vertenza entro i confini del lecito, solo grazie all’opportuno intervento dell’ Ispettorato (alla cui riunione ha partecipato soltanto L’OR.S.A. – benchè siano state convocate tutte le organizzazioni sindacali, nonchè tutte le parti in causa – n.d.r.) si è riusciti a evitare che i lavoratori fossero collocati in regime di mobilità invece di essere riassunti nella ditta subentrante P.F.E.

Nell’incontro convocato dall’Ispettorato del Lavoro in data 12/07/2016 si è presentata solo l’OR.S.A, che ha comunicato all’Ispettore Sciacca l’incontro previsto oggi 14/07/2016 alle ore 12 al Centro per l’impiego di Messina per collocare i lavoratori in mobilità in violazione della clausola contrattuale che prevede il loro utilizzo nell’impresa subentrante.

Siamo certi che il Centro per l’impiego oggi non avrebbe permesso il “colpo di mano” e prendiamo atto favorevolmente dell’azione decisa dell’Ispettore Sciacca che ha chiesto la sospensione dell’avvio in mobilità ad esclusione dei lavoratori che volontariamente dovessero decidere di accedere agli ammortizzatori sociali, pertanto, oggi il Centro per l’impiego di Messina dovrà solo capire se fra i 10 lavoratori sospesi  qualcuno è interessato ad accedere alle liste di mobilità, per il resto è tutto rimandato all’incontro convocato dall’Ispettorato del lavoro per il 22 luglio p.v.

I lavoratori dell’ORSA hanno coscienza del loro diritto al lavoro e andranno avanti con tutti gli strumenti di lotta fin quando non sarà applicata la normativa contrattuale che garantisce loro continuità del rapporto di lavoro anche in caso di avvicendamento di imprese nell’appalto.”

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