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Chiara Sterrantino(DIVENTERÀ BELLISSIMA): “L’uso dei TEATRI ANTICHI? programmare spettacoli di qualità e basta mercato del calendario. Il Teatro di Taormina non si può gestire così. E l’Odeon…”

Ecco cosa pensa l’Avv. CHIARA STERRANTINO, candidata in Diventerà Bellissima, la lista del Presidente MUSUMECI, sui teatri antichi e in particolare su come viene gestito quello di Taormina. È un’altra pagina interessante di AGENDA CHIARA.

Dentro la grande questione del rilancio dei nostri BENI CULTURALI, si pone il problema dell’USO DEI LUOGHI ANTICHI DI SPETTACOLO. La Sicilia ha per fortuna più di un Teatro di epoca greca e romana: nella nostra [1]provincia quelli di TAORMINA e di TYNDARIS che si affiancano ai siti di Siracusa, Catania, Segesta, Morgantina. Dei veri gioielli che si prestano alla rappresentazione di spettacoli ed eventi di richiamo anche internazionale (Lirica, Balletto, Tragedia, Concerti, Cinema etc): un’attrazione importante della nostra offerta turistica. Ma in questi anni, nonostante gli sforzi delle Soprintendenze e di rassegne organiche, ormai depauperate di risorse, come TAORMINA ARTE, sono emersi due fenomeni negativi, talvolta collegati: A) spettacoli di bassa qualità o non idonei per le loro caratteristiche, in relazione alle capacità ricettive e alla vocazione e alla tradizione culturale dei teatri antichi (esempio: spettacoli di musica leggera di massa che andrebbero allestiti in altri siti); B) una gestione approssimativa, clientelare, o peggio, affaristica, del calendario nel quale vengono assegnate ai privati i giorni degli spettacoli, fino a sconfinare in un vero e proprio “mercato delle date”. In particolare, la gestione del Teatro antico di TAORMINA – il cui fascino è stato gustato da tutto il mondo grazie al recente G7 – è un vero e proprio scandalo al quale col Governo MUSUMECI porremo fine. A mio parere va riformato il settore. Lo si potrebbe fare  attraverso cinque linee di intervento.

Solo seguendo dei criteri severi e una seria programmazione, solo credendoci, si possono realizzare produzioni di ECCELLENZA. Nel campo della Lirica, ad esempio, sarebbe auspicabile la presentazione preventiva dei bozzetti delle scene, in modo tale da evitare messe in scena povere, che degradano le opere nella loro rappresentazione lasciando strascichi di polemiche e insoddisfazioni nel pubblico. È la via maestra per tutelare l’immagine del Teatro e della Città e della stessa amministrazione pubblica, dalla Regione al Comune. Per il TEATRO ANTICO DI TAORMINA – la fattispecie più importante nella nostra provincia – queste problematiche stanno minando la credibilità delle istituzioni culturali e amministrative in quanto si è arrivati al punto di autorizzare doppioni della stessa Opera, una di alta qualità e un’altra di infimo livello. Il caso delle due Aida 2017 è il più recente. E fa male al nostro turismo, all’immagine della Sicilia nel mondo. Con la Presidenza MUSUMECI anche questo potrà cambiare. E cambierà.