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Consiglio Comunale – Si Discute il Contratto di Servizio ATM

MESSINA – Il contratto di servizio dell’ATM approda in Consiglio Comunale. Il Civico Consesso durante la discussione dovrà valutare la possibilità, prevista dall’art. 5 della bozza di contratto, circa la  liquidazione e trasformazione in SpA dell’azienda.

Sulla questione, L’OR.S.A. oltre che mandare una delegazione di lavoratori ATM in Comune per partecipare alla seduta di consiglio, fa pervenire una nota che pubblichiamo:

“L’amministrazione del sindaco Accorinti che da sempre sventola la bandiera dei beni comuni e si dichiara
contraria alla privatizzazione dei servizi essenziali, di fatto, ha riesumato la delibera privatizzante 11/C del 14/02/2012, risalente alla giunta Buzzanca, che sembrava archiviata per effetto del referendum
vincente contro la privatizzazione dell’acqua e del trasporto pubblico locale. L’ORSA da mesi lancia
l’allarme di svendita dell’azienda pubblica nonostante le smentite dell’amministrazione, la sterile
propaganda aziendale e il massiccio impegno dei pompieri della protesta che hanno interesse al “quieto
vivere”, per evitare che si scopra in modo definitivo il vaso di Pandora della “co-gestione
politico/sindacale” denunciata dall’ex direttore Claudio Conti e ancora fortemente presente in azienda,
dove le carriere politiche e i posti al sole per i “sindacalisti” sono all’ordine del giorno . In un incontro
ufficiale con il Direttore Foti e in numerosi documenti inoltrati al Sindaco l’ORSA ha chiesto
l’eliminazione dell’articolo 5 nei punti in cui si traccia il percorso per la liquidazione e la trasformazione
in SpA dell’ATM, ci era stato garantito un intervento sanatorio ma da notizie ufficiose sembra che
nessuna variazione sia stata apportata alla bozza originale. Oggi assisteremo con i lavoratori alla
presentazione del documento ufficiale, pronti ad applaudire se sarà garantito lo status pubblico del TPL
ma disposti ad ogni forma di lotta se si tenterà l’ennesimo colpaccio contro un bene comune. Nella
delicata vertenza che ci apprestiamo ad affrontare faremmo volentieri a meno della collaborazione
dell’ultima ora di soggettività sindacali che sapevano, ma fino a ieri hanno sottaciuto e applaudito alla
propaganda dell’amministrazione. Paradossalmente capita sempre all’ORSA di dover denunciare gli
svarioni del sindaco, è successo con il tentativo di tagli ai treni a lunga percorrenza e si è ripete in ATM.
Anche in quest’ultimo caso i pompieri della protesta intervengono in zona Cesarini, davanti
all’evidenza del contratto di servizio tentano di stare con due piedi nella stessa scarpa, applaudono e
protestano allo stesso tempo, non possono affiancare la lotta frontale che da mesi pratica l’ORSA
perché metterebbero in discussione i loro privilegi tutt’oggi garantiti. E’ ampiamente dimostrato che la
privatizzazione dei servizi essenziali serve solo alle imprese che “per statuto” aggiungono alla lista dei
costi il pesante capitolo spesa rappresentato dai loro profitti. In modo particolare nei trasporti la
privatizzazione all’italiana si rende concreta con il trasferimento della parte produttiva al privato e lo
scarico dei debiti esistenti sulla collettività. In casi simili si sono sempre registrati pesanti cali della
qualità del servizio e compressione dei diritti e dei salari dei lavoratori. Se il servizio pubblico non
funziona bisogna impegnarsi per migliorarlo; aprire le porte anche solo all’ipotesi di privatizzazione è
soluzione dannosa e semplicistica che non fa onore all’amministrazione del sindaco paladino dei BENI
COMUNI, potevano aspettarcelo da Buzzanca e Capone ma “dal basso” non è tollerabile.”