[1]MESSINA – L’emergenza comporta anche questo, dal vertice di ieri in Prefettura è stato stabilito il modus operandi per gestire questa crisi. Sicuramente, però, i personaggi che sono intervenuti nella discussione non sanno che sul nostro territorio l’acqua è stata da sempre razionata; in nessuna zona della città, in condizioni normali, l’acqua è presente h24. Il popolo messinese, da questo punto di vista, si è attrezzato, e con propri mezzi (serbatoi) sopperisce alla mancanza cronica del prezioso liquido. I nostri amministratori e i gestori del servizio, hanno somatizzato queste situazioni tali da renderle normali, pertanto il fatto che all’erogazione “normale” si debba togliere qualche altra ora, viene definito “razionamento”.
Assurdo ma vero, e triste realtà di una comunità che ha imparato nel tempo a subire il malgoverno e ancor di più a reagire a questo malgoverno, piuttosto che con la protesta con il trovare soluzioni autonome che gli permettano di sopperire alle mancanze di chi per delega avuta (e pagata) giornalmente perpetra alla popolazione.
D’altronde, silenziosamente, il popolo messinese sta pagando una TARI dove sono state ripartite delle spese – sostenute dalla società che gestisce il servizio – che non hanno nulla a che vedere ne con la gestione del personale ne con la manutenzione degli automezzi e ne con il conferimento dei rifiuti in discariche più o meno distanti….