MESSINA – La città babba, cosi fu definita parecchi anni addietro, si parla di Messina, ormai non c’è telegiornale nazionale che giornalmente non si occupi della città dello Stretto. Insomma, i “babbi” ci sono…; ci sono a tal punto che al Comune sopravvivono dopo che prima la Digos con “gettonopoli” e poi, ieri, con L’Operazione Matassa della questura, vengono inflitti due sonori schiaffoni ad un’Amministrazione ingessata da un’altra delle criticità che fà notizia e cioè il “bilancio”. Garantisti quanto giusto, ci si rende conto pian piano che il fondo non è da toccare ma è stato toccato. La commistione tra mafia e politica è conclamata, se pubblicassimo le foto degli arrestati, ognuno di voi riconoscerebbe come viso noto l’80% di loro… Il Sindaco resiste imperterrito, addirittura, nella giunta c’è chi sente “tanfo di mafia”, i consiglieri sono costretti a firmare ingresso e uscita dalle commissioni, Palazzo Zanca viene frequentato più da poliziotti che da cittadini… dove vogliamo andare? Dove viene diretta la splendida Messina?
Messina è una nave in balia delle onde, con a capo un Comandante che non riesce più a governarla e con la seria possibilità che un’altro schiaffo dato da un’onda anomala la porti giù definitivamente. Messina ed i Messinesi hanno bisogno più che mai di rinnovamento, gente nuova, senza scheletri negli armadi, non legata a meccanismi che gli inquirenti smascherano giorno dopo giorno, il messinese deve capire che non è più tempo di essere considerato “babbo”.