[1]MESSINA – E’ indubbio che nonostante gli sforzi ed i vari impegni su orari e modalità di distribuzione dell’erogazione idrica durante l’emergenza idrica più lunga della storia della nostra città, qualcosa non va; e soprattutto nella seconda circoscrizione dove il consigliere Rosario Santoro da giorni rileva tantissime anomalie.
Santoro, in un comunicato, fa presente che: “ci sono zone che non hanno ricevuto un goccio d’acqua dal 24 ottobre, tranne poche volte con autobotti, vedi palazzine IACP dalla A alla I per complessivi 90 appartamenti con presenza numerosissima di anziani e diversi disabili, numerose telefonate effettuate all’ Amam ed al C.O.C quest’ultimo con numero singolo, quasi sempre occupati, la situazione sta diventando allarmante dal punto di vista non solo igienico-sanitario ma anche potrebbe interessare l’ ordine pubblico.
Altre non sono servite da tre quattro giorni sempre a Minissale basso case IACP, poi il complesso Poker ed i complessi Opter, Seaflight.
Nell’abitato di Contesse alcune zone non ricevono il prezioso liquido da quattro giorni vedi complesso Edera, 75 appartamenti in via Adolfo Celi, complesso Faraone di via Contesse, Alba Azzurra 92 A/4 di via Marco Polo, tutta la fascia di via Marco Polo dal ponte di Pistunina a via Contesse fondo Granata di fronte la scuola, e nel momento che c’è stato un piccolo rifornimento in qualche caso per un paio d’ore l’acqua è giunta flebilmente del tutto insufficiente per riempire le autoclavi con il pericolo, mi segnalano, di bruciare i motori delle stesse.
Quasi tutto il Cep ha avuto un quantitativo minimo del tutto insufficiente e gran parte della zona medio alta di Zafferia, mi perviene proprio adesso la segnalazione di Pistunina a secco da cinque giorni.
Quindi ciò significa inefficienza della macchina organizzativa, mal distribuzione delle risorse idriche, segnalo un episodio: un cittadino di Minissale che si è recato al Coc ha ricevuto la seguente risposta “c’è un’autobotte al Cep” , ma stiamo scherzando? Questo comunicato vuole rappresentare una sorta di denuncia pubblica nei confronti di tutti i soggetti interessati alla gestione dell’emergenza e viste le zone molte ampie come territorio con numerosa popolazione e presenza rilevante di anziani e disabili che hanno problemi idrici, certamente non sono affrontabili con poche autobotti che la mattina eseguono un servizio per le emergenze pubbliche ed il pomeriggio – sera fanno la spola da Mili dove si riforniscono ed impiegano mezz’ora per riempiere le stesse più il viaggio di andata e ritorno più lo scarico nei luoghi necessitano di oltre due ore abbondanti per cui con tutta la buona volontà degli operatori dei vari enti possono effettuare al massimo due servizi al giorno del tutto insufficienti a coprire i fabbisogni della popolazione. Bisogna distribuire meglio l’acqua e se non si può sopperire a questo per difficoltà tecniche, che si piglino tutte quelle decisioni e provvedimenti di allertamento delle strutture nazionali di emergenza, Messina non deve essere meno importante per una problematica simile nè all’Expo o al Giubileo la dove sono state impiegate risorse umane e finanziarie notevolissime”.