MESSINA – Era il primo ottobre del 2009, sono passati sei anni da quando un’alluvione in provincia di Messina, provocò 37 morti e 1000 sfollati. Sei anni, durante i quali, nonostante gli impegni dei vari politici che si sono succeduti, anche al Governo nazionale (in primis Silvio Berlusconi allora Presidente del Consiglio), a Giampilieri si è visto ben poco. Chi è rimasto ha ancora a che fare con un paese che sembra uscito da un bombardamento, ancora oggi la demolizione degli stabili precari non è stata completata; è dura parlare con chi ha subito perdite, oltre che materiali, umane sulla situazione del posto. Degli sfollati molti non sono più ritornati, e non per paura o per scelta, non sono stati messi nella condizione di tornare, le loro case non gli sono state restituite, gli è stata promessa una sistemazione, alternativa, dignitosa… sistemazione che o non è mai giunta o di dignitoso non aveva nulla.
Giampilieri – Ancora macerie dopo 6 anni
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Ricordiamo i centri più colpiti dal disastro oltre a Giampilieri, Scaletta Zanclea, Altolia, Molino, Santo Stefano di Briga, Briga Superiore e Pezzolo. Si sono avuti anche ingenti danni nella frazione di Guidomandri Superiore e in altre frazioni del comune di Scaletta Zanclea e nel comune di Itala.
Oggi, il triste evento, sarà ricordato con manifestazioni e funzioni religiose nelle parrocchie delle località coinvolte.