[1]MESSINA – L’operazione della Guardia di Finanza ha provocato un vero e proprio terremoto ai vertici di Anas, il personale della GdF nell’ambito dell’operazione Dama Nera ha eseguito complessivamente dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari. Perquisizioni sono ancora in corso, anche, a Messina. Coinvolta la Tecnis con gli arresti dei dirigenti Concetto Bosco Logiudice e Francesco Domenico Costanzo. La Tecnis, ricordiamo, ha appalti in tutta la Sicilia tra cui la realizzazione dell’anello ferroviario, il collettore fognario dal porto al depuratore di Acqua dei Corsari a Palermo, che sta eseguendo una consociata, ed ancora ha costruito un lotto del viadotto “Scorciavacche”, tristemente noto perchè franato dopo pochi giorni dall’apertura. Gli altri arrestati sono: Antonella Accroianò, Oreste De Grossi, Sergio Lagrotteria, Giovanni Parlato, Antonino Ferrante, Eugenio Battaglia, Giuliano Vidoni e l’ex sottosegretario Luigi Meduri.
I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere, alla corruzione per l’esercizio della funzione e per atto contrario ai doveri di ufficio, dall’induzione indebita a dare o promettere utilità al voto di scambio.
Tornando all’Anas il Giudice per le indagini preliminari ha disposto inoltre un sequestro per equivalente nei confronti di tutti i dipendenti pubblici per 200 mila euro. Oltre 90 le perquisizioni effettuate in Lazio, Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Piemonte, Veneto e Abruzzo, con il supporto anche dei Nuclei di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza alle sedi di Bari, Arezzo, Catanzaro, Catania, Cosenza, Gorizia, Messina, Padova, Siracusa, Torino, Udine, Vercelli e Venezia.