MESSINA – Ormai il Prefetto di Messina Dott. Stefano Trotta, oseremmo dire, non fa più notizia con le sue lettere al Sindaco di Messina. Stavolta ad essere attenzionata dalla più alta carica governativa in città è la processione della Vara, nello specifico all’indagine aperta dopo la denuncia del Comandante della Polizia municipale Calogero Ferlisi sul “trattamento” riservatogli da alcuni partecipanti alla manifestazione del 15 Agosto scorso. Se ne è occupata direttamente la DIA che nel rapporto al Prefetto cosi si esprime: “Dagli accertamenti effettuati emerge che fra i timonieri e i capicorda dell’ultima processione della Vara vi erano alcuni esponenti della criminalità organizzata e non, con precedenti o con segnalazioni per reati di mafia o ordinari, o destinatari di misure di prevenzione perchè ritenuti socialmente pericolosi”; da qui l’ennesimo richiamo del Prefetto al primo cittadino con l’invito ad essere vigile per tutto quanto concerne la manifestazione, anche alla luce di alcuni protocolli sulla legalità mai applicati dal comitato organizzatore, comitato organizzatore che se esistente nelle parole e di fatto nella organizzazione degli eventi cittadini, non è mai stato sottoposto, nel suo organigramma, agli organi di prefettura preposti.
La Vara gestita dalla malavita
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