La risposta alla domanda riguardante le presunte infiltrazioni mafiose al Comune di Catania da parte del presidente della Commissione Antimafia, Nello Musumeci è stata: “Il compito della Commissione regionale Antimafia si è esaurito il 29 dicembre, col voto (unanime) alla relazione conclusiva“, questa la risposta che è stata fornita alle dichiarazioni del Ministro Angelino Alfano, per altro, ha continuato Musumeci “La Commissione non si occupa di fatti di rilevanza penale, essendo un organismo parlamentare di inchiesta e di vigilanza. Come tale, in quella occasione, essa ha evidenziato, fra l’altro, come sia compito della politica, quindi dei partiti e dei movimenti, adottare ogni misura adeguata a garantire la massima trasparenza nell’accesso alle funzioni pubbliche di rappresentanza popolare”.
Il Ministro Alfano rispondendo alla Camera sul problema sorto a Catania aveva detto che “ad oggi non sussistono elementi che possano consentire l’accesso di una commissione ispettiva”, aggiungendo che: “Le verifiche sui 45 consiglieri comunali e sui 78 consiglieri circoscrizionali, compresi i loro familiari, hanno consentito di confermare che allo stato non ci sono elementi per consentire l’ispezione”.
Critico Claudio Fava: “La risposta del ministro non ci ha convinto. Abbiamo aspettato 5 mesi per arrivare allo stesso risultato di partenza: è cioè che due consiglieri sono solidamente imparentati con due signori considerati parte integrante delle cosche”.