[1]Stop a ideologie capaci di “produrre tremende atrocità“. Papa Francesco, ha iniziato alle 16.00 ore italiane, il suo discorso. Parla ai rappresentanti delle Nazioni Unite e ringrazia “gli sforzi di tutti e di ciascuno per il bene dell’umanità”. Il Papa, rivolgendosi all'”onorevole assemblea delle nazioni”, esprime riconoscenza al segretario generale, Ban Ki-moon. E’ la quinta volta di un Papa all’Onu. E’ lo stesso Bergoglio a ricordarlo: “Lo hanno fatto i miei predecessori Paolo VI nel 1965, Giovanni Paolo II nel 1979 e nel 1995 e il mio immediato predecessore, oggi Papa emerito Benedetto XVI, nel 2008″. “Tutti costoro – riconosce Francesco – non hanno risparmiato espressioni di riconoscimento per l’Organizzazione, considerandola la risposta giuridica e politica adeguata al momento storico, caratterizzato dal superamento delle distanze e delle frontiere ad opera della tecnologia e, apparentemente, di qualsiasi limite naturale all’affermazione del potere“. “Una risposta imprescindibile – avverte il Papa – dal momento che il potere tecnologico, nelle mani di ideologie nazionalistiche o falsamente universalistiche, è capace di produrre tremende atrocità. Non posso che associarmi all’apprezzamento dei miei predecessori, riaffermando l’importanza che la Chiesa Cattolica riconosce a questa istituzione e le speranze che ripone nelle sue attività“. (www.adnkronos.it [2])