GAP (FRANCIA) – Due tappe in una: davanti la fuga prima a 24 poi a 23; a 20 minuti, ai piedi dell’ultima salita, gli uomini di classifica regolati da Nibali. E poi i brividi dell’ultima discesa. La sedicesima tappa Bourg de Péage-Gap di 201 km è stata vinta dal 35enne Ruben Plaza della Lampre al primo successo in carriera al Tour de France. Ha preceduto Peter Sagan, quinto secondo posto in questa Boucle, terzo giorno all’attacco sin dall’inizio dela tappa. Sul traguardo di Gap terzo Jarlison Pantano. Plaza ha portato l’attacco decisivo sulla ultima salita, il col de Manse (seconda categoria) con scollinamento a 12 km dall’arrivo, lunghezza 8,9 km al 5,6% e poi lunga picchiata verso l’arrivo. E in discesa lo spagnolo ha tenuto la bici in piedi nonostante una scodata paurosa. Sagan ha reagito con un poco di ritardo e poi anche lui ha fatto i numeri in discesa, spesso accucciato sul tubo orizzontale mentre pedalava, ma è arrivato a 30″: il campione slovacco si è battuto comunque il pugno sul petto sul traguardo.
Il morso dello Squalo è ben altro, ma con la bella azione sul Col de Manse, Vincenzo Nibali ha dimostrato di avere gambe e fantasia per lasciare un sigillo su questo Tour: “Voglio vincere una tappa e dedicarla ai miei tifosi” ha spiegato all’arrivo il re del 2014. Il Col de Mans è salita vera: 8,9 km al 5,6%. Qui il gruppetto dei migliori transita con 18 minuti di ritardo sui fuggitivi. Ma si sta correndo un’altra gara rispetto alla vittoria di tappa, quella per la classifica generale. Contador è il primo ad aprire il gas, Froome ricuce subito seguito da Quintana. Allora è il momento di Nibali, che sfrutta una “marcatura” meno stretta e prende il largo. In discesa, poi, lo Squalo diventa imprendibile e taglia il traguardo con 28” di vantaggio sulla maglia gialla: “Ho recuperato qualche cosa ma sono tanti i minuti da svantaggio – osserva il messinese -. Purtroppo non sta andando benissimo per me questo Tour. Sembra che la sfortuna non mi voglia mollare. Oggi ad esempio sono anche un po’ raffreddato. Ci ho comunque provato e qualche cosa ho rosicchiato”.(www.gazzetta.it)
