Biancuzzo – La petizione, con 10mila firme, rimane lettera morta; “mi rivolgerò al Senato della Repubblica”
MESSINA – Questo il comunicato stampa del Consigliere di Circoscrizione, Mario Biancuzzo, da moltissimi anni impegnato nel cercare di far eliminare l’odioso balzello che i messinesi sono costretti a pagare per percorrere l’ultimo tratto di tangenziale, per essere più precisi quello che va dallo svincolo di Giostra alla Barriera posta a Ponte Gallo e dolosamente denominata “Villafranca”:
“In questi giorni – scrive Biancuzzo nel comunicato – si legge di petizioni popolari che sensibilizzano l’opinione pubblica su tematiche di rilevanza. Nasce spontanea la domanda: ma il consigliere Mario Biancuzzo che da anni attende che venga dato riscontro e ancor prima che venga legittimamente accolta la petizione con 10mila firme riguardante l’abolizione del pagamento del pedaggio in tangenziale località Ponte Gallo Comune di Messina, che chiamano ingannevolmente Villafranca, a quale Santo dovrebbe votarsi?
E’ assurdo che petizioni recenti con un numero di firme inferiori a quelle del pedaggio vengono accolte e venga dato seguito ed accoglimento mentre una petizione di rilevanza globale per l’intera cittadinanza e non solo debba giacere dimenticata nei cassetti di qualche burocrate
Vorrei ricordare che, l’articolo 3 e 9 della Costituzione sono di supporto alla petizione per l’abolizione del pedaggio in entrata ed uscita in località Ponte Gallo Comune di Messina.
Infatti l’art. 3 recita “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e la eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica economica e sociale del paese”.
Mentre l’art. 9 recita, “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”.
Ciò detto, come può pretendere una città civile e metropolitana permettere che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie Z costretti a pagare quello che non è loro dovuto?
Fermo restando che, a tutto oggi nessuna autorità competente ha mai risposto, mai ha affrontato la questione della petizione e mai sono stato interpellato.
Pertanto – conclude Mario Biancuzzo – mi riservo di reclamare il giusto e legittimo accoglimento rivolgendomi direttamente al Senato della Repubblica Italiana della petizione a tutto oggi inevasa.“





