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Piano industriale ATM S.p.A. – Cauto ottimismo di CISL, FAISA, UGL e ORSA

MESSINA – A seguito della presentazione del Piano Industriale  2020-2022, redatto dalla nascente ATM S.p.A. in house providing, sabato scorso si è tenuto il primo incontro fra il CdA della nuova Società e le Organizzazioni Sindacali per valutare i contenuti del progetto aziendale. CISL, FAISA, UGL e ORSA,  si sono riservate di esaminare i dettagli nei prossimi incontri in programma e hanno espresso un primo parere positivo per l’investimento di quasi 90 milioni e l’assunzione di 162 conducenti bus più 4 conducenti tram. Da una prima valutazione – dichiarano D’Amico(Cisl), Sturiale(Faisa), Sciotto(Ugl) e Massaro(Or.S.A.)il piano appare ambizioso, comprende un significativo aumento della frequenza dei mezzi pubblici nelle zone nord-sud, linee centrali e villaggi. Il Fabbisogno dei bus dovrebbe arrivare a 95 nel 2020, 125 nel 2021, 136 nel 2022. Le risorse economiche sono individuate nei maggiori ricavi, nell’incremento dei passeggeri, nella riorganizzazione della rete di vendita, nella lotta all’evasione tariffaria, nell’aggiornamento dei prezzi e, ovviamente, nella contribuzione pubblica. Sulla carta il Piano Industriale è condivisibile, a tratti sembra il libro dei sogni ma la prudenza è d’obbligo. In tutti i casi, se la nuova ATM propone un progetto volto all’incremento della qualità e della quantità del Trasporto Pubblico Locale, il sindacato (quello serio) ha il dovere di prenderne atto, accettare la scommessa e incalzare l’azienda perché lo trasformi in fatti concreti. Sembra che il Salva Messina cominci a prendere forma; CISL, FAISA, UGL e ORSA hanno sempre risposto con i fatti alla chiacchiere espresse in sindacalase e sono rimaste volutamente distanti dalle lotte fini a se stesse, dalle sfide personali con il sindaco De Luca, dagli insulti e dalle accuse reciproche che fomentano un clima surreale di sfida perenne.  Nel verbale siglato dal Consiglio di Amministrazione e dalle OO.SS. presenti al tavolo si sono stabilite le prime regole per il passaggio dei dipendenti dall’Azienda in liquidazione alla nuova ATM:

  • A tutti i lavoratori, compreso il personale ztl, sara’ applicato il contratto nazionale autoferrotranvieri.
  • I diritti, le tutele e i trattamenti economici saranno mantenuti nel rispetto dell’art.26 del Regio Decreto 08/01/1931 n° 148
  • il contratto integrativo di secondo livello sarà discusso con le Organizzazioni Sindacali entro due mesi dall’avio dell’attività e gli effetti avranno decorrenza retroattiva dalla data di assunzione nella nuova azienda.

Con la sottoscrizione del verbale – concludono D’Amico, Sturiale, Sciotto e Massaro – non abbiamo vinto la rivoluzione ma un altro passo concreto è stato fatto per impegnare la nuova ATM al rispetto di quanto di positivo è presente nel “Salva Messina” in tema di tutela dei diritti e dei salari.

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