MESSINA – E’ il giorno arrivò, oggi serrande abbassate in quattro uffici postali in città e altri sette in provincia; come al solito, qualcosa si sta muovendo ma il rammarico per non aver fatto nulla per tempo, e il tempo c’è stato, e soprattutto le inevitabili polemiche sul cosa si poteva fare per evitare la chiusura e, fino a ora, non si è fatto. Da oggi gli abitanti di Altolia, Cumia, S. Saba e Pezzolo, saranno costretti a percorrere con mezzi propri o pubblici, ove presenti, parecchi chilometri per raggiungere l’ufficio postale più vicino, con tutti i disagi che ne conseguono se ricordiamo che si sta parlando di utenti pensionati e anziani.
L’intenzione di razionalizzare la rete di sportelli nella nostra provincia, Poste Italiane la comunicò ai sindaci interessati lo scorso primo Luglio, diverse amministrazioni locali hanno reagito come quella di Campogrande del Comune di Furnari(ME) che ha ottenuto la sospensiva dal TAR, altre stanno portando in tribunale l’Azienda a totale capitale statale. Messina si è mossa per ultima e soltanto qualche giorno fa un avvocato dell’ufficio legale di Palazzo Zanca ha preparato un atto stragiudiziale e un ricorso al Tar.





