PIETRO GRIOLI IN CAMPO CONTRO ACCORINTI: “RIABILITIAMO MESSINA”
Il dr. Pietro Grioli, cardiologo ed esperto di riabilitazione cardiologica presso l’Irccs-P.O. Piemonte, è il candidato sindaco che Scuola Politica, alla presenza di Nello Musumeci, ha lanciato nella corsa a primo cittadino in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno politico che Carmelo Briguglio ha aperto domenica nella sede di via Gagini.
D: Dr Grioli, perché ha deciso di candidarsi a sindaco di Messina?
R: Mi candido perché è necessario superare i proclami della retorica della rivoluzione accorintiana che ha aumentato solo disillusioni e rabbia.
Mi candido per testimoniare la politica del fare già tracciata dalla nuova via di DB che, trasversale ed inclusiva, scavalchi gli steccati del partitismo per camminare nel terreno di programmi centrati sul “cosa”, “quando”, “come”. Mi candido perché in questa fase di transizione siamo chiamati a rivalutare quanto possa essere “rivoluzionaria” la normalità del buon senso comune.
D: Come si sente nei panni di primo competitore sceso in campo in alternativa all’attuale capo dell’amministrazione?
R: Devo dire che sono molto contento: ho già ricevuto molte telefonate di amici e persino di persone politicamente lontane dalle mie idee, che mi hanno confortato in questa scelta.
D: L’abbiamo vista domenica scorsa dialogare con un gruppo di professionisti ed esponenti dell’associazionismo che vuole la costruzione del Ponte.
R: Il Ponte sullo Stretto è uno dei punti fondanti del mio programma. Senza se e senza ma, in coerenza peraltro con ciò che, da sempre, come Scuola Politica, andiamo sostenendo. Il Ponte per l’Italia e l’Europa può essere una grande infrastruttura, ma per Messina è la vita.
D: Lei è una faccia nuova.
R: Nella mia vita mi sono dedicato prevalentemente alla professione, anche se in anni ormai lontani, ho sgambettato nei campi della politica cittadina, tutt’altro che vicini alla destra: le mie radici sono laiche, mi considero un moderato che si sente alternativo a idee e pratiche di sinistra, grilline, e del tutto in rottura con la disastrosa gestione di Accorinti.
D: Come si pone nei confronti del centrodestra?
R: Esiste? Io non lo vedo. Comunque sono pronto a confrontarmi con tutti gli schieramenti sui contenuti, senza pregiudizi. Guardando però avanti, il vecchio centrodestra ha fatto danni quanto le giunte di centrosinistra. Ma Accorinti è ancora peggio, tenuto anche conto delle mirabolanti promesse. Ci vogliono idee e volti nuovi, in tutti gli schieramenti. Con molta umiltà, cercherò di interpretare la domanda di governo e di rinnovamento che sale dalla città tradita dall’amministrazione Accorinti e abbandonata a se stessa. Occorre riabilitare Messina. Io ci sono.





