Autorità Portuale. Grioli (Scuola Politica): “Accorinti difenda l’autonomia di Messina, o che ci sta a fare?”

MESSINA – In merito alla vicenda dell’accorpamento dell’Autorità Portuale di Messina con Gioia Tauro, e alla mancata concessione dei 36 mesi di proroga, Pietro Grioli, portavoce di Scuola Politica(gruppo Briguglio-Musumeci) ha fatto pervenire in redazione un comunicato che riportiamo integralmente:
Messina quindi potrebbe perdere la sua autonomia come Autorità Portuale ed essere “mangiata” da Gioia Tauro: un altro risultato letale per la città regalatoci da un presidente della Regione incapace e inaffidabile. Ma non può certo tirarsi fuori dalle responsabilità di una ulteriore mortificazione di Messina il sindaco Accorinti che ha il dovere politico e morale di difendere le prerogative di una delle Città metropolitane d’Italia: finora non ha fatto niente.
Il Sindaco, piuttosto che delirare a nome e per conto della collettività su quartieri hot, politiche di sostegno ai Rom e di promoter della legalizzazione di sostanze stupefacenti, si occupi piuttosto del rischio che i fondi della nostra Autorità Portuale finiscano nel buco di bilancio del porto “core” di Gioia Tauro al collasso economico.
Accorinti e la sua fallimentare giunta smettano la vergognosa guerriglia ideologica contro la rappresentanza della Autorità Portuale e abbiano la onestà intellettuale di ricordare che, oltre alla sicurezza di Villa Sabin, per cui si mobilita una manifestazione strumentale, a Messina si gioca la partita del Piano regolatore del porto in questo momento a Palermo per la approvazione; e così anche del nuovo porto di Tremestieri, del piano di riqualificazione del waterfront e della zona falcata, degli appalti per il recupero e riprogettazione della Fiera. Tutti progetti in cui la Autorità Portuale svolge un ruolo fondamentale e che sono ossigeno per il nostro territorio povero di sviluppo e opportunità.
Accorinti si batta come “una belva” per difendere la autonomia portuale, a maggior ragione nella sua veste di sindaco metropolitano: se lo farà saremo i primi a riconoscerglielo. E non sottovaluti l’importanza vitale della istituzione di una ZES per Messina: Zona Economica Speciale in cui si possono applicare specifiche leggi finanziarie ed economiche finalizzate ad attrarre investitori attraverso gli incentivi per la realizzazione degli investimenti iniziali, la disponibilità di terreni a canoni di locazione ridotti ed utenze a tariffe agevolate, le agevolazioni doganali, le deroghe ai contratti di lavoro, le esenzioni fiscali.
Faccia Accorinti per una volta il primo cittadino e segua l’esempio di Gioa Tauro che ha presentato un disegno di legge ad hoc e, con la mediazione della regione Calabria, in occasione del masterplan per il sud, ha fatto propria la richiesta di ZES.
Non dimentichi Accorinti che per la realizzazione di una ZES a Messina (area di Giammoro), la sola proposta inviata al Presidente della regione ed ad altri rappresentanti istituzionali quasi due anni fa ha la firma di dell’attuale capo dell’Autorità Portuale De Simone.
Si confronti Accorinti, Sindaco Metropolitano, con i due sindaci di Pace del Mela e San Filippo del Mela, che hanno sottoscritto un’intesa con l’ Autorità Portuale di Messina in cui viene auspicata la possibilità di prevedere l’attivazione di una Zes, attingendo agli strumenti e finanziamenti strutturali comunitari, per il nuovo piano regolatore delle aree demaniali marittime ricadente nei loro comuni. Insomma faccia il Sindaco Accorinti o se ne vada davvero in Tibet: se non fa l’interesse della città, inutile che resti qui.