“Il governo regionale annuncia un’ ulteriore «rivoluzione» crocettiana, un’altra in danno dei Siciliani: un percorso che prevede la chiusura del Cas – l’ente che oggi gestisce le autostrade isolane – e l’assunzione del servizio da parte di una società Cas-Anas che farà pagare il pedaggio ovunque e non solo sulla Messina-Catania, sulla Palermo-Messina e sulla Siracusa-Gela. Pedaggi-omnibus probabilmente anche su alcune strade che il progetto definisce «con caratteristiche autostradali»: è il caso della Catania-Siracusa. L’assessore Pistorio assicura che l’operazione “sarà socialmente sostenibile e non servirà a fare profitto”. Non ci crediamo, a meno che la Regione volesse dare un primo segnale chiaro, da subito: l’abolizione del pagamento nel tratto da Orto Liuzzo (ponte Gallo)– che è in territorio di Messina e non di Villafranca Tirrena – a Messina Boccetta. Un pedaggio che è illegittimo e “socialmente insostenibile” per migliaia di cittadini e lavoratori messinesi. In attesa della pioggia di 800 milioni per ammodernare la rete, della riforma, della nuova società, della sistemazione del personale, della messa in sicurezza delle nostre autostrade, dell’età dell’oro prossima ventura in cui si realizzerà l’ennesima rivoluzione distruttiva di Crocetta e delle promesse dell’on Garofalo che sostiene il governo Renzi, chiediamo con forza un atto di buona volontà, certo minimale ma concreto: liberare dal pedaggio i messinesi specie della zona Nord, dove la gente paga ingiustamente; senza dimenticare il cantiere che da anni continua a rimanere aperto con tutti i disservizi e le morti causate. È il caso di ricordare che – altro grave motivo di disagio – dal 24 settembre la situazione peggiorera’ con la chiusura del tratto da Boccetta verso Ponte Gallo. Accorinti che fa? È lui il sindaco, per di più metropolitano. Si muova.”