Gioveni – Togliere dal limbo il personale che assiste gli alunni disabili


MESSINA – Il coronavirus, come è noto, sta paralizzando l’Italia, i danni economici non sarà possibile valutarli nella loro effettiva entità se non dopo la ripartenza, fino ad allora i numeri restano fini a se stessi; un settore che, a Messina più che in altri luoghi, – lo definisce così il Consigliere Libero Gioveni – è nel limbo è quello degli assistenti agli studenti con disabilità. Questi lavoratori, contrattualizzati da cooperative che svolgono il servizio nelle scuole per conto della Città Metropolitana di Messina(ex Provincia), si sono ritrovati, dall’oggi al domani, senza poter svolgere la propria mansione, con l’aggravante che la chiusura per Covid-19 è avvenuta a cavallo del passaggio tra una cooperativa e un’altra. Si parla di circa 100 lavoratori che si occupano di assistere i ragazzi disabili nelle scuole superiori con mansioni per lo più di assistente igienico-personale e autista per il trasporto (attualmente il personale Asacom sembra sia impiegato invece in modalità smart working). Ebbene, da più di 15 anni questo personale, la cui unica garanzia è stata quella di godere della clausola di salvaguardia negli appalti che di volta in volta si sono succeduti, lavorano per 9 mesi l’anno, con sospensione nei mesi di estivi e in parte anche durante le vacanze natalizie. Durante la sospensione lavorativa hanno sempre percepito una indennità minima “Naspi” di poco più di 400 euro, con le immaginabili conseguenze economiche che possono avere le famiglie monoreddito. Ma se da un lato durante tutto questo lungo periodo, pur a denti stretti, hanno accettato questo stato di cose, quest’anno, a causa dell’emergenza Covid-19, si ritrovano in una condizione davvero disperata (oltre che paradossale). In pratica, proprio a cavallo della chiusura delle scuole avvenuta il 5 marzo, doveva avvenire il cambio di appalto del servizio di assistenza degli alunni disabili, con conseguente e consueto passaggio dei lavoratori dalla cooperativa uscente a quella subentrante. Ma a causa, appunto, della chiusura delle scuole, tutto ciò non è avvenuto, per cui questo personale si ritrova ancora senza lo stipendio del mese di febbraio e con una minima indennità Naspi che però scadrà nei primi giorni di maggio e che, paradossalmente, non ha consentito loro nemmeno di accedere alle agevolazioni messe in campo dal Comune di Messina (family card e altre in itinere), col risultato che si prospetta parecchio drammatico per loro visto che nei mesi di giugno, luglio, agosto e in parte settembre non percepiranno assolutamente nulla! Se poi a tutto questo si aggiunge l’aspetto sociale, ossia i grossi disagi che stanno vivendo anche le famiglie destinatarie del servizio, si comprenderà ancor di più la drammaticità della situazione. Pertanto il Consigliere Gioveni, chiede al Sindaco Metropolitano di Messina, Cateno De Luca e al Commissario del Consiglio Metropolitano, Santi Trovato, alla luce della recente approvazione dei Bilanci dell’Ente(Previsionale 2020-2022 e Consuntivo 2019), ognuno per la parte di propria competenza, di studiare congiuntamente delle soluzioni che possano venire incontro alle esigenze di questo personale e delle stesse famiglie destinatarie dei preziosi servizi sociali e che, ad ogni buon conto, il Consigliere Gioveni si permette di avanzare qui di seguito delle proposte che potrebbero risolvere la problematica:
- A BREVE TERMINE, impiegare il personale, attraverso, la cooperativa subentrante, in altri possibili servizi sostitutivi compatibili con l’emergenza Covid-19, oppure, in alternativa, investire il Direttore INPS di Messina affinché, vista la situazione emergenziale e improvvisa venutasi a creare, si possano trovare altre forme di ammortizzatori sociali fino al prossimo mese di settembre;
- A MEDIO TERMINE, tentare di internalizzare i servizi sulla stessa stregua del Comune di Messina che li gestisce con la Messina social city, ossia costituendo, condizioni economiche e giuridiche permettendo, una società “in housing” in seno alla Città Metropolitana che possa garantire i servizi assorbendo questo personale.