Il Carpi e’ stato promosso in serie A con quattro turni di anticipo. Decisivo per la squadra di Castori lo 0-0 casalingo di ieri sera sotto la pioggia contro il Bari. In tribuna al Cabassi, tra gli altri, anche il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi. Sei stagioni per salire dalla D alla A. Nessuno nella storia del calcio italiano c’era mai riuscito. Probabilmente e’ questo il record nel record del Carpi, che nella sfida casalinga col Bari ha festeggiato la sua prima storica promozione in massima serie.
Con 4 giornate di anticipo la squadra di Castori ha cinquistato un salto di categoria che da un mese ormai e’ soltanto una formalita’. Il dominio dei biancorossi emiliani, alla quarta promozione (in piu’ c’e’ una finale playoff persa) dal 2009 ad oggi, ha preso il via nel 5-0 di Pescara di meta’ ottobre e nelle 27 giornate successive e’ andato rinforzandosi a suon di successi. Dopo aver virato a fine 2014 a +9 sulle rivali (record della storia della B a 22 squadre), i biancorossi hanno resistito anche al piccolo passaggio a vuoto di febbraio e marzo (quattro 0-0 di fila), approfittando dei passi falsi delle rivali e poi hanno messo il turbo ad aprile, vincendo 7 gare su 8 gare prima di Frosinone, dove poi sabato scorso la quinta sconfitta stagionale ha solo rinviato di 72 ore la festa.Col secondo miglior attacco (Mbakogu a quota 14 reti) e la miglior difesa (l’ex milanista Gabriel grande protagonista fra i pali), Castori ha potuto forgiare nel suo 4-4-1-1 d’assalto una rosa partita in estate per raggiungere una comoda salvezza, dopo gli addii di 5 “big” come Ardemagni, Sgrigna, Colombi, Pesoli e Memushaj.
La differenza l’ha fatta il gruppo e la voglia di arrivare (solo 5 sui 28 della rosa hanno gia’ assaggiato la A…),poi e’ bastato inserire Gabriel e Struna, oltre a qualche giovane scommessa pescata dalla D come Lasagna, in una rosa che ha saputo esaltarsi cammin facendo, sotto la guida attenta di Fabrizio Castori, capace di vincere nell’ottava categoria diversa (dalla Terza alla A) sulle 10 esistenti della Figc. La societa’, guidata dagli imprenditori tessili Bonacini, Marani (proprietari del marchio Gaudi’) e Caliumi, sta gia’ lavorando alla prossima stagione, dove confermera’ il gruppo storico di 12 giocatori tutti gia’ sotto contratto con lunghezze che vanno dal 2017 al 2019, anche se l’incognita e’ lo stadio: serve un miracolo per ampliare da 4200 a 10mila posti il vecchio “Cabassi” e chiedere la deroga per la A, cosi’ le destinazioni piu’ probabili sono Modena o Parma.Intanto al fischio finale della gara con il Bari e’ esplosa la gioia dei tifosi biancorossi, che dopo l’abbraccio sul campo alla squadra si sono riversati nella immensa piazza Martiri, cuore del centro cittadino, aspettando l’arrivo di giocatori e staff su un pullman scoperto, per una festa che durera’ tutta la notte.(www.agi.it)