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Pietro Grioli: Accorinti non è “verde” e non ascolta nessuno

MESSINA – Intervista al portavoce di Scuola Politica: “La vicenda del Salva-Colline lo prova, noi opposizione nuova”

Dopo l’attacco di Scuola Politica, il Gruppo che fa capo a Briguglio e Musumeci, sulla Variante Salva-Colline al PRG, abbiamo intervistato Pietro Grioli, portavoce del Gruppo.

D: Grioli, De Cola dice che non c’è bocciatura del Salva-Colline. A molti quella dell’Assessore è parsa una pezza a colori

R: Conosco personalmente l‘ingegnere De Cola ma il problema è reale e di metodo. Esponenti di ordini professionali e sindacati erano stati sin dalle prime battute critici nel merito con l’assessore De Cola chiedendo una apertura al confronto sulla Variante Parziale di Tutela Ambientale. La scelta dell’Assessorato è stata diversa con l’effetto di produrre un manifesto ostativo in 14 punti del Genio Civile sulle modalità della ridistribuzione delle volumetrie. Di fatto cosi nasce già morente un soggetto informe dopo una gravidanza complicata ed un parto distocico.

D: Perchè siete cosi critici col Sindaco anche in questa vicenda? E’ una questione politica o tecnica?

R: La questione tecnica è complessa. Ma il vero nodo è politico. Anche in questo caso non si può giustificare una intollerabile incapacità a governare la cosa pubblica. Accorinti aveva la chance di rappresentarsi davvero paladino del “verde” rispondendo ai rilievi sulla salvaguardia e sicurezza ambientale da più parti sollevate ed aprendosi a soluzioni. Ma anche questa volta il sindaco e la sua Giunta bastano a se stessi. Anche in questo caso Accorinti ha mostrato di esercitare un potere autoreferenziale chiuso nella sua torre d’avorio lontano dal dialogo e dalla partecipazione con qualsiasi soggetto istituzionale o sociale, continuando a generare la stortura di conflitti insanabili. E la Città continua ad affondare.

D: Crede che il Consiglio comunale sia esente da responsabilità?

R: Premesso che il Consiglio è di fatto delegittimato e sopravvive sotto il segno verghiano dell’attaccamento alla propria “roba”, una convocazione “urgente” di una seduta aperta di Consiglio comunale della Presidente Barrile non ha prodotto nulla e peggio l’ esclusione dalla discussione dei tecnici che avevano lavorato sul Prg. Tutto ciò ha il sapore di vecchie logiche di politica verticistica e non lontana da pressioni interessate. Decidano i Consiglieri se onorare il proprio mandato popolare con la coscienza istituzionale richiesta dalle necessità di contribuire concretamente al governo della Città

D: L’ originaria graniticità della Giunta sembra persa, cosa sta succedendo ad Accorinti?

R: Vede, io credo che i Messinesi stiano sperimentando giorno per giorno sulla propria pelle l’inarrestabile decadimento di una Città che sarebbe tredicesima in Italia per importanza e invece scivola progressivamente verso il baratro della inciviltà. L’annuale graduatoria sulla qualità della vita che vede Messina ogni anno più giù lo conferma. Ma ormai i cittadini diventano sempre più consapevoli che onestà, dedizione e buona volontà non sono valori eroici premianti di per sè. Questi semmai sono prerequisiti inalienabili per chi si assume la responsabilità di indirizzo e guida della comunità. Ma ad essi devono corrispondere capacità amministrativa e politica. Il fallimento davanti agli impegni del governo della Res Pubblica di queste “giunte progressiste” figlie del web e della pancia populista è sotto gli occhi di tutti.

D: Voi di Scuola Politica vi state proponendo ormai come nuova opposizione, non avete fiducia in quella che c’è?

R: C’è ?

 

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