L’Assessore alla Sanità regolamenta la politica in corsia
Il 10 Giugno si avvicina, e con esso il fermento politico che a livello locale porta al coinvolgimento, a vario titolo, di personale sanitario. Cosi, per la prima volta l’Assessorato Regionale alla Salute scrive un vademecum su come comportarsi in ospedale a ridosso delle elezioni e sull’atteggiamento che medici, infermieri e sanitari candidati devono tenere in servizio. L’atto di indirizzo in cinque punti impone lo stop alle inaugurazioni di reparti o altri servizi sanitari nei comuni dove si va al voto, niente incontri con finalità elettorali in orari di servizio nei luoghi di lavoro, divieto di distribuire facsimili e materiale elettorale, stop a nuove assunzioni (tranne che alle procedure già in corso) e infine controllo sugli impegni di spesa nei confronti dei fornitori seguendo le linee guida dell’Autorità anti-corruzione. Fra i consigli ai candidati c’è quello di andare in aspettativa durante la fase finale della campana elettorale. L’Assessore Ruggero Razza, nel commentare il suo provvedimento, spiega che non vuole essere un freno alle candidature provenienti dal settore medico-sanitario, ma che è necessario seguire delle regole, e sopratutto, la campagna elettorale deve essere fatta fuori dalle strutture sanitarie in modo da evitare qualsiasi commistione, non accetterò – conclude Razza – passerelle in corsia.