Rinvenuto all’interno del porto di Messina il relitto di un piroscafo in legno
MESSINA – Il Team di esploratori che ha fatto l’importante rinvenimento è composto dal Tenente di Vascello Giuseppe Simeone (Comandante del Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera di Messina), Domenico Crisopulli (operatore subacqueo della Marina Militare) e Domenico Majolino (titolare del Diving Center Ecosfera di Messina).
“Il fantastico fondale – dichiara Sebastiano Tusa Soprintendente del Mare – interno alla “falce” di Messina, area oggi interamente portuale, continua a incredibilmente a riservare sorprese grazie alla caparbietà dei ricercatori subacquei della Marina Militare, della Guardia Costiera e del Diving Center Ecosfera di Messina con il coordinamento tecnico-scientifico della Soprintendenza del Mare. Già alcuni anni fà – continua Tusa – questo fondale aveva restituito alla memoria il Produgal, la nave russa legata alla tragica storia del terremoto di Messina poichè furono i suoi marinai a prestare i primi soccorsi alla sofferente popolazione della città distrutta dal sisma. Oggi, nel corso di una campagna di documentazione del relitto della Nave “Groppo”, torpediniera italiana affondata il 25 maggio del 1943, adagiato sul fondale del porto ad una profondità compresa tra i 40 e i 60 metri, compaiono le sembianze di un altro relitto. A circa 50 metri di distanza dalla murata di dritta del Produgal, tra i 55 e i 62 metri, si scorgono i resti della prora e della murata di dritta in legno rivestito. Sulla base delle prime osservazioni ed analisi – conclude il Soprintendente – si tratterebbe del relitto di un piroscafo in legno ottocentesco che speriamo al più presto d’identificare”.