Chiara Sterrantino: così siamo tutti a rischio: no tagli a 118. Ecco cosa fare per l’emergenza territoriale – Le proposte della candidata di Nello Musumeci
Con la sua AGENDA CHIARA SALUTE continua l’impegno dell’Avv. Chiara Sterrantino, candidata all’Ars in Diventerà Bellissima, con Musumeci Presidente, a dare contenuti che interessano alla gente a una campagna elettorale fatta solo di vecchie facce e qualche slogan. Ecco cosa scrive in materia di 118 e servizi di emergenza la candidata di Nello MUSUMECI.
Nella riunione del 10 ottobre scorso che, insieme al Presidente Musumeci, abbiamo avuto alla Dolce Vita, in piazza Duomo a Messina, con 50 medici ospedalieri, di famiglia, pediatri, ma anche negli incontri col territorio, dal COMUNE DI FURCI SICULO a quello di ROMETTA, è emersa come prioritaria l’emergenza dell’emergenza territoriale. Nel nuovo Piano Sanitario varato dalla giunta Crocetta è previsto lo smantellamento dell’attuale 118 in provincia di Messina. Si passerà da 37 a 26 ambulanze con la soppressione di 11 mezzi e tra i rimanenti solo 13 ambulanze del 118 avranno il medico. Addirittura a MESSINA città opererà UNA SOLA AMBULANZA CON MEDICO; e verrà TOLTO IL MEDICO A BORDO nelle ambulanze di Saponara, Taormina, Giardini-Naxos, Patti, Falcone, San Piero, Patti e Francavilla di Sicilia.Nei Nebrodi verranno soppresse le ambulanze di Mistretta, Longi, Ucria e Floresta. Con questi tagli, il 118 non potrà garantire la stabilizzazione ed il trasporto in sala operatoria dei pazienti colpiti da ictus(240′) o infarto (90′) e ridurre così i tempi con la salvezza di vite umane conseguenti decessi e riduzione del rischio di disabilità ed handicap irreversibili determinati dal tardivo soccorso.
Così siamo tutti a RISCHIO e diciamo NO AL DEPOTENZIAMENTO DEL SERVIZIO 118, forzato dai TAGLI LINEARI all’economia di sistema: è in contrasto con le caratteristiche di distribuzione demografica e delle difficoltà logistiche in Sicilia ed in particolare nella provincia di Messina. Mina il diritto alla salute, al soccorso, alla vita. Il nostro senso di marcia sarà verso l’obbligo da parte della Regione Siciliana di recuperare risorse per il mantenimento delle ambulanze tipo B o autoambulanze tipo A impiegate con la presenza di Medico della Urgenze a bordo. E certamente la base di una buona riorganizzazione del servizio dovrà essere una reale INTEGRAZIONE tra 118 e professionisti che prestano opera presso i PRONTO SOCCORSO o le Unità Complesse dei Presidi Ospedalieri. A questo fine potrebbe essere applicato con costi contenuti il sistema MPDS-Medical Priority Dispatch System, già adottato in diversi Paesi; l’INTERVISTA AL PAZIENTE (cosi come strutturata in questo sistema), che dura al massimo un minuto e mezzo, risponde ai criteri dell’International Academies of Emergency Dispatch per assicurare il SOCCORSO più appropriato e tempestivo in qualsiasi tipo di emergenza, eliminando interpretazioni personali dei sintomi descritti al telefono. E, in ragione della più alta incidenza di emergenze cardiologiche tra le patologie di primo soccorso, prevedere nelle ambulanze non medicalizzate la dotazione standard di ELETTROCARDIOGRAFO con trasmissione telemetrica a hub di riferimento attraverso un sistema dedicato.
Queste sono idee, perfettibili quanto volete, ma tengono conto dei bisogni di una comunità – la nostra – che non comprende come si possano sradicare servizi a tutela della vita stessa della gente. E come sedicenti ONOREVOLI MESSINESI USCENTI, i quali hanno gestito la sanità in una ottica di mero potere, abbiano potuto cooperare e dare avallo col loro consenso attivo a tagli così devastanti per il nostro territorio. Interverremo anche in questo campo con giudizio, equilibrio e senso della socialità. Lo faremo col nuovo Governo MUSUMECI, con una nuova deputazione regionale della quale, se vorrete, io farò parte.