Il ringraziamento del Prof. Bramanti
MESSINA – Con questo comunicato il Prof. Dino Bramanti, all’indomani dell’ufficializzazione del ballottaggio, si rivolge ai suoi elettori.
“Innanzitutto voglio dire grazie ai 33.629 messinesi che hanno scelto di condividere il mio sogno di cambiare finalmente Messina. Il mio profondo ringraziamento va anche a tutti i candidati, sia al consiglio comunale che nei quartieri, che hanno con entusiasmo aderito a quella che io considero un’impresa. Grazie a quanti si sono spesi anche soltanto per spiegare al vicino di casa la nostra idea di Messina, di una città che deve avere restituita la dignità che merita. Buon lavoro a quei consiglieri che avranno la grande responsabilità di portare avanti in Aula e nei consigli di circoscrizione, le nostre idee, i nostri sogni.
In queste ore c’è chi, ossessionato dal potere, usa termini come “macchina da guerra” e definisce i consiglieri eletti “soldatini”, e continua la strategia del dileggio personale, dell’aggressione verbale ai limiti della mancanza di rispetto. Forse qualcuno si aspetterà da me che io adesso cambi linguaggio, cambi campagna elettorale, diventi altro da ciò che sono. No, questo è ciò che invece rivendico con orgoglio e con fierezza.
Dobbiamo riscoprire l’orgoglio della nostra identità e da messinese a messinesi vi dico: ora o mai più. Non è tempo per Guelfi e Ghibellini, per far la guerra, è tempo di costruire argini e fondamenta che affondino nelle radici di una città bellissima. É tempo di scegliere tra la serietà e lo show, tra le urla e il dialogo, tra la rabbia e la serenità, tra il teatrino e le barzellette e la possibilità di scrivere la pagina più bella per la nostra città. Io i colori di Messina li indosso sin da quando sono nato e li ho portati con orgoglio per tutta la mia vita professionale. So bene che i messinesi sono stanchi e delusi, ma alla stanchezza non replicherò mai con promesse di asini o tram che volano, alla rabbia non replicherò annunciando che farò tabula rasa delle Istituzioni.
Voglio parlare ai messinesi di buona amministrazione, democrazia, rispetto, valori. Parole antiche forse fuori moda, come rispetto. Rispetto verso la dignità dell’altro e dei messinesi. La nostra storia, le nostre radici, il nostro futuro meritano rispetto. Conosco ogni pietra di questa città. Metto a disposizione dei miei concittadini il programma ed il Modello Messina, per arricchirlo, integrarlo, soprattutto migliorarlo. La mia porta è aperta ai messinesi. Chi vuole unirsi a quelle migliaia di persone che in questi due mesi hanno speso ogni momento della loro giornata perché credono fermamente in questo sogno potrà farlo. Insieme ai partiti, alle liste, a chi ce l’ha fatta e chi non ce l’ha fatta. Pongo un’unica condizione: indossare la nostra maglia, che non ha scritte ma i colori della città. Parlo alle persone di buon senso ed a chi vuole una Messina decorosa, pulita, vivibile, una città nella quale restare e mettere su famiglia, una città turistica e non di passaggio. Messina non può essere trasformata in un palcoscenico per spettacolini ridicoli.
O lo facciamo ora o mai più.“