Viadotto Ritiro, lavoratori messinesi vittime di una “macelleria sociale”
MESSINA – “Una macelleria sociale consumata ai danni della città e dei Lavoratori edili Messinesi, che ci ha visti in forte posizione critica”; così in un comunicato Pasquale De Vardo, Segretario generale di FENEAL UIL Messina, definisce quanto sta accadendo ai lavoratori messinesi impegnati nei lavori del Viadotto Ritiro, ma più in generale nelle, poche, grandi opere attive sul territorio. De Vardo, pur essendo solidale alla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori Ferrobeton(azienda impegnata nelle operazioni di rifacimento del Viadotto), fa presente che una ben più importante presa di posizione doveva essere fatta quando la Ferrobeton, con la complicità della Toto costruzioni, nello scorso mese di Gennaio ha deciso la risoluzione del 90% dei contratti di lavoro stipulati con maestranze locali, ovviamente integrando con nuovi lavoratori provenienti da altre realtà. Il Segretario fa presente che il Sindacato si è battuto con grande determinazione per chiedere, attraverso la firma di uno specifico protocollo d’intesa, la garanzia occupazionale delle maestranze messinesi per almeno il 50% in tutti i lavori delle opere pubbliche messinesi.