Macché Città dello Sport: Messina è un cimitero di impianti sportivi
MESSINA – Gianfranco Minuti e Salvo La Mendola rispettivamente Presidente ASI(Alleanza Sportiva Italiana) Messina e dirigente Nazionale ASI, intervengono sullo stato di manutenzione degli impianti sportivi cittadini, con la seguente nota:
Lo slogan “Messina Città dello Sport”, del Sindaco Accorinti, a fine quinquennio suona beffardo nei confronti dei messinesi e degli sportivi. E dimostra come il voto di protesta non risolve mai i problemi, ma li crea e li aggrava. È ciò che accade sotto Accorinti, che si presentò agli elettori come “uomo di sport”. Nel suo programma si leggono promesse roboanti: “assicurare la messa a norma e l’agibilità di tutte le strutture sportive” (punto 13); e anche “affidamento in gestione degli impianti alle società sportive, anche in concorso tra loro” e “supporto all’attività motoria di base, in particolare nelle scuole elementari (promuovendo convenzioni o accordi con l’Università, il CONI, le società sportive” (punto 14). E ancora: “promozione del marchio ‘Messina Città dello Sport'” (punto 15). Dopo cinque anni, niente di niente è stato realizzato, parole e scritti al vento.
Il “PALARESCIFINA” uno degli impianti piu’ belli del Sud Italia , il fiore all’occhiello della Citta’ Metropolitana: sta cadendo a pezzi, non potra’ dare nulla ai giovani sportivi messinesi. Quanto alla sua AGIBILITA’ basta guardare come si presenta alle prime avvisaglie di un acquazzone.
Sono inagibili o inadeguate le strutture sportive affidate dal Comune a terzi che con enormi difficolta riescono ancora a farle funzionare senza nessun supporto: Giovanni Celeste (stadio); San Filippo (stadio); campo di calcio in località Annunziata; campo di rugby in località Sperone; campo di tennis in località c.da Margi; campo da tennis in località Castanea; palestra Montepiselli; piscina viale S. Martino; complesso natatorio Cappuccini.
Sono parimenti inagibili quelle a gestione diretta di Palazzo Zanca: Palarussello di Gravitelli; campo di calcio in località Galati; campo di calcio Marullo di Bisconte; campo di atletica Santamaria ex gil; campo di Atletica Cappuccini; Palatracuzzi e Palarescifina (San Filippo); palestra Ritiro; palestra Juvara; palestra Cep (Palamerlino); palestra Mili. Ugualmente il Campo di calcio in località Massa S. Giovanni, affidato all’ associazionismo di quartiere. Un fallimento su tutta la linea.
Ci sbigottiamo e piangiamo pero’ quando la Nazionale italiana di calcio viene sbattuta fuori dai Mondiali.
Ma, se gli impianti sportivi del territorio sono preclusi ai nostri ragazzi come si potranno mai farli crescere sani e come potranno mai venire su nuove eccellenze nelle varie discipline sportive? Come, se dobbiamo elemosinare una struttura? Quale carica emotiva possiamo dare e avere in queste condizioni?
Come credete si possa sentire un giovane atleta a Messina? Ricordo quando proprio il pubblico messinese era il 12° giocatore in campo al Celeste , e poi al S. Filippo filippo e quando Messina era la 7° piazza d’Italia per tifoseria e diritti sportivi in competizione con le grandi società.
I messinesi ci hanno sempre messo il cuore, ma devono sapere che campioni, nel calcio e in ogni altra disciplina, in questa città non ne possono nascere finché Renato Accorinti sarà il primo cittadino. Sento di Palatracuzzi e altri fondi in arrivo: in limine mortis pochi soldi per le due campagne elettorali, politiche e amministrative. Dopo cinque anni di latitanza. Cinque anni in cui lo sport e gli sportivi messinesi sono stati umiliati e offesi. Messina è stata ridotta a cimitero di impianti sportivi. Basta così agli slogan. Ci serve una nuova classe dirigente seria e che capisca quanto siano importanti gli impianti per una comunita’ che si rispetti come Messina e i ragazzi che la dovranno rappresentare.